We use cookies on our website to provide you with the best experience. Most of these are essential and already present.
We do require your explicit consent to save your cart and browsing history between visits. Read about cookies we use here.
Your cart and preferences will not be saved if you leave the site.
Special 15% discount on all available VOD Records items until Monday at midnight!
play
Out of stock
1

Luca Mauri

between love and hate

Label: Creative Sources

Format: CD

Out of stock

an awesome debut by Luca Mari, the I/O band guitarist: elaborate doomy guitar-themed minimalism-drones, with quiet electro-acoustic pieces atmospheres and some abstract digitalia. As said, it's awesome!

Luca Mauri, attuale chitarrista degli I/o e polistrumentista dei Two Dead Bodies, già batterista dei Kokoro Mayikibo e detentore dei progetti personali a nome 00 e Looke, è giunto pienamente alla carriera solista con il suo album di debutto, “Between Love And Hate”, per chitarra, piatti e editing digitale. Fiore all’occhiello di questa opera prima sono i due mantra “Decline Of a Beautiful Face” e “A Quiet Storm”. “Decline” (12 minuti) è un deliquio sofferto Tim Buckley-iano che si fa dissonante a poco a poco via contrappunti, rimbombi e feedback centellinato, fino a un vero e proprio deterioramento cacofonico. “A Quiet Storm” reitera accordi funebri nei cui interstizi silenti s’inseriscono vibrato ululanti variati per piccoli sovratoni.
Un vago spirito post-rock irrora “Choke”, molto più vicino a un campione di spettro sonico che a una vera e propria composizione, in cui una distorsione drone-doom alla Sunn 0))) dischiude pulviscoli elettronici e miasmi shoegaze, e sfuma nella coda suggestiva di “All That Remains”, un rumoreggiare lontano di folate d’eco metafisico. In “Pulse/Loop”, invece, un pattern ribattente si mischia a scampoli confusi di musique concrete, mentre esalazioni eteree (lisergiche) si sovrappongono al resto quasi a creare un brano nel brano, con colpi sordi da processione gotica.
Uno degli esperimenti d’avanguardia italiana per chitarra più interessanti degli ultimi anni, è un disco idealista dove Mauri eccelle in quasi tutto, dall’istintualità elevata a composizione, all’atmosfera stemperata in passo lento, allo sguardo opportunamente distaccato con cui osserva una chitarra giocata su poche fatali varianti (tra cui gli esilissimi piatti, suonati da lui stesso).  (Ondarock)

Details
Cat. number: CS 137
Year: 2008