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LONG OUT OF PRINT, FEW AVAILABLE An outstanding CD with the amazing shortwave radio experiments and dronology-through-musique-concrete certainly make this an excellent recording, consisting in historic magnetic tape pieces recorded between 1963 - 1969. GELMETTI was born in Milano on April 25, 1926. After a few works composed with the traditional means in the late 50’s he is attracted by electronic music and produce some important works... Beautiful digipack with lots of academic liner notes in German and English.
Proprio quest'estate l'etichetta americana Cahipirihna ha incluso Treni d'onda a modulazione d'intensità (1963) nel suo sampler Early Modulations: vinitage volts concentrando le più significative composizioni dei dieci pionieri dell'elettronica mondiale, tra cui anche Morton Subotnick, Xenakis, John Cage e Ussachevsky. Un personaggio storicamente importantissimo, Gelmetti é sempre restato fuori (anche per scelta, va detto) dall'establishment dei musicisti d'avanguardia di "maggior fortuna" come Maderna e Berio. Solo menti illuminate come Antonioni (di Gelmetti le musiche di Deserto Rosso del 1965) e Carmelo Bene (con cui collabora a vari spettacoli teatrali dal 1968 al 1977) si accorgono della sua importanza e del suo coraggio. Precursore, di tutto il filone plagiarista, da Plunderphonic di John Oswald ai Negativland, di soli venti-trent'anni con il collage Nous irons à Tahiti (1965), un Blob sarcastico e grottesco che sovrappone ad opere liriche varie pezzi di piano, brandelli di canzoni, danze. La prima "Musica fabbricata con la musica". L' avanguardia elettronica, sull'onda delle considerazioni stockhauseniane é convinta che la musica sia matematica e scienza, e che con questi presupposti debba elevare spiritualmente l'uomo. Nessuno spazio all'espressione, quindi? Impossibile fare affermazioni del genere ascoltando le composizioni di Gelmetti, per l'intelligenza dei suoi "rumori cosmici", per la sensibilità nella disposizione spaziale dei suoni, per l'irridente teatrino di Traumdeutung (1965), (trad.:"l'interpretazione dei sogni"), con tanto di citazione dall'opera 110 di Beethoven, ancora per la già citata Treni d'onda..., un rumore bianco, ipnotico e denso ma sempre in movimento, una composizione ad imbuto, un incubo. Pensare oltretutto che fu eseguita con il nastro magnetico, che raffrontato per praticità ai moderni campionatori...... Sopravvissuti solo Berio e Maderna, oggi Vittorio Gelmetti é stato completamente dimenticato, anche dalla critica specializzata. Va ricordato quindi ancora una volta che questo ometto di Ivrea é stato uno tra i primi a sviluppare l'elettronica, uno tra i primi ad aver evitato di farne una branchia della musica fredda e apatica. Una persona che si sarebbe voluta conoscere. Ricordatevi di lui quando ascoltate Autechre, Berhnard Gunter, i Chemical Brothers....